IL LADRO
ALLA CASSA DI RISPARMIO
3 Personaggi: Ladro (L)
// Impiegato di banca (I) // Manager
(M)
L – (fuori dall’ufficio della
Cassa di Risparmio) Attacale! Subito! Verso il cielo: le chiedo se può
alzare le mani il alto? Non mi serve, è
troppo britannico. Penso che in questi quartieri
tutti parlano italiano. (Entra).
L – Parli italiano?
I – Ma come no, caro. Ed anche il francese, il tedesco, il catalano, il
serbo-croato, ecc.
L – Sì. Bene così.
I – Ma adesso sto imparando anche il cinese. Dunque, cosa posso fare per te?
L – Attaccale!
I – Credo di non capirti bene.
L – Attaccale! Subito! Attacale!
I – Ma non sai cos’è questa? È una pistola
L – Lo so benissimo.
I – Conseguentemente non dovresti dire “le”. Si dice: “attaccaLA”
L – No. Non hai capito niente.
“le” si riferisce alle tue braccia, non
alla pistola.
I – Oh! Questo è stato uno sbaglio (un errore). Facile da fare. Scusami. Così
se non ho capito male,
io metto le mani su in alto. Ed adesso?
L – Dammi tutto quello che hai!
Subito!
I – Mio caro amico. Prima mi dici di mettere le mani in alto e dopo mi chiedi
di darti tutto quello
che ho. È così?
L – Vedo che alla fine hai capito
bene.
I – Sarai d’accordo con me che è un po’ difficile.
L – Ma non è facile neanche per
me. Te lo dico io.
I – Si immagino. Ma perchè stiamo facendo tutto questo?
L – Questo è un furto (una
rapina).
I – Oh, mio caro, perchè non me l’ hai detto prima. Non c’è bisogno di fare
questa montatura delle
mani in alto e la pistola. Noi siamo una
nazione sviluppata. Ti prego di scrivere questo
formulario.
L – Compilare questo pezzo di
carta?
I – Sì. Questa è la forma di fare bussiness (affari) oggi.
L – Ma io non ho una penna.
Soltanto porto la mia pistola e questa borsa.
I – Certo. Devi essere più efficiente. Ti posso lasciare la mia, se prometti di
ridarmela.
L – Hai per caso pensato che
voglio appropriarmene (rubarla)?
I – Oh, no, per niente. (Suona il telefono). Mi scusi un attimo. Pronto?... Un
uomo con una grande
borsa ed una pistola? Vado a cercare se
qualcuno come lui è qui... (Torna 30 secondi dopo) No,
non l’ho visto, forse non è ancora
venuto... ma aspetti un secondo, sì, è qui, accanto al telefono.
Per te.
L – Per me? Pronto?... Oh, ciao amore... credevo di averti detto di non
telefonarmi quando sto
in ufficio... No, non ancora... Perchè
non ho una penna... Sì, la pistola l’ho presa con me.
(muove la pistola verso la faccia
dell’impiegato).
I – Puoi puntarla verso un altro angolo?
L – Ti chiedo di scusarmi. ...Sì, amore, sì... Ti porto i ravioli ed il
formaggio... No, amore.... Sicuro
che non mi scordo del vino... Sì, cielo,
non sarò in ritardo. Ciao, non devi preoccuparti. Un
bacione. Comunque, adesso finisco il mio
formulario. (2 minuti dopo). Ho finito. Prendi (Ecco).
I – Lasciami vedere,
...mmm... bene, bene. Sì, questo qui, ...mmm... Senti, che hai scritto qui?
Forse: “SE NON MI DAI TUTTO IL DENARO, SPARO”
L – Sì. Proprio così.
I – Aha! Ho capito, è molto interessante. Non è un esempio di condizionale
della prima classe?
L – Sì. Credo di sì.
I – Vuoi dire la stessa idea (cosa) facendo uso della locuzione “A MENO CHE”?
L – Sì. Penso che so come dirla. “A MENO CHE MI DIA TUTTO IL DENARO SPARERÒ”.
I – C’è l’hai fatta. Anche: “SE TI DESSI TUTTO IL DENARO NON SPARERESTI”.
L – Hai capito benissimo.
I – Anche questa: “SE AVESSI SAPUTO CHE VENIVI, AVREI CHIAMATO LA POLIZIA ”
L – Fermati un po’. Questo è troppo. Io non sono venuto per fare l’insegnante
di italiano. Io sono venuto per prendere (rubare) il vostro denaro. Adesso:
DAMMI TUTTO O SPARO!!
I – Aha! Così la congiunzione “O” può essere usata con frasi al condizionale
L – Zitto!
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M – Cosa vuole dire tanto rumore? (cosa succede qui?)
I – Non sono io, è quest’uomo. Dice di voler rubare il denaro, ed oltre a
questo, lui costruiesce certe
frasi al condizionale molto interessanti.
M – Ma non c’è bisogno di urlare. Noi siamo una nazione civilizzata. Noi
capiamo tutte le frasi al
condizionale. Comunque, come ti posso
aiutare?
L – Voglio tutto il vostro denaro! Subito!
I – Ah, è questo. Calmati. Hai per caso, il passaporto con te?
L – Il mio passaporto?
M – Certo. Bisogna scrivere due o tre cose. Come si chiama tuo padre? E tua
madre?
L – Andrea e Lucia.
M – Adesso quest’altra. Sai il colore degli occhi di tua madre?
L – Forse tra ....... verde e ..... azzurro.
M – Mi sembra che non sei sicuro su questo.
L – Sono tanti anni che non la vedo.
M – Mi dispiace. Hai mai rubato in una Cassa di Risparmio prima d’ora?
L – Sì, qualcuna. Ogni tanto. Qui e là.
M – E tua nonna. Anche lei ce l’ha fatta?
L – Senti. Smettila. Non mi chiedere niente di più. (adesso grida) “SE NON MI
DAI IL DENARO SUBITO ME NE ANDRÒ AD UN’ ALTRA CASSA DI RISPARMIO”
M & I (insieme) –
CONDIZIONALE DELLA PRIMA CLASSE!
L – ZITTI!!!
M – Come vuoi. Adesso come vorresti il denaro? In lire?
L – No. Preferisco avere dei dollari.
M – Oh caro! Devi scusarmi ma i dollari non sono qui. Per questo devi andarer
all’ufficio centrale.
L – No, No, No!!! Questo non me lo potete fare. (piange). Cosa faccio adesso?
I – Hai sempre la possibilità di fare l’insegnante di italiano.
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